Dal primo gennaio 2020 in Lombardia è diventato obbligatorio anche per i gatti il microchip. L’obbligo riguarda solo i gatti appena nati, appena adottati o appena comprati. Sarà un aiuto in più in caso di smarrimento ed il mezzo più concreto che dimostra legalmente la proprietà dell’animale: sarebbe quindi consigliabile che anche i gatti nati, comprati o adottati prima del 01/01/2020 venissero dotati di chip.
Ma cosa dobbiamo fare se troviamo un gatto per strada?
Se troviamo un gatto adulto
Se troviamo un gatto adulto e in salute, possiamo tentare di avvicinarlo con calma e senza movimenti bruschi per evitare di spaventarlo e di farlo fuggire. Possiamo verificare quindi che abbia un collarino e una medaglietta: per i gatti esistono dei collarini sicuri, che si sganciano alla minima pressione e che quindi permettono anche ai gatti abituati a girovagare di non rimanere impigliati.
Se non ha alcun segnale identificativo, non significa comunque che il micio sia in difficoltà: potrebbe essere un gatto abituato ad uscire di casa, o essere un gatto di colonia, quindi libero. L’applicazione del microchip è quindi vivamente consigliata per coloro che consentono al proprio gatto di uscire.
Se il gatto sta bene, chiedete in zona se esiste una colonia o se il gatto è conosciuto. Se potete, fate qualche foto e utilizzate i social per diffonderla. Ma se valutate che il gatto sia particolarmente disorientato, affamato, sporco o in difficoltà, e se si fa avvicinare, potete prenderlo e diffondere subito attraverso volantini e canali social la notizia del suo ritrovamento, in modo da verificare se si sia perso. Se in zona esiste un’associazione animalista o un gattile di riferimento, potete contattarli per avere informazioni e aiuto.
Se invece il gatto è ferito, cercate di metterlo in sicurezza e chiamate il Servizio veterinario dell’ASL di competenza territoriale oppure un’associazione animalista o il gattile di zona. In mancanza di questi, chiamate un Medico Veterinario (anche libero professionista) che ha il dovere di assistenza previsto dall’articolo 18 Codice Deontologico della categoria. Intervenite personalmente sul gatto solo se avete seguito un corso di primo soccorso veterinario, in caso contrario potreste peggiorare la situazione.
Se trovate un cucciolo
Se trovate un gattino, invece, la prima cosa da fare è accertarsi che i suoi fratellini e la mamma non siano in zona: spesso infatti la mamma si allontana dalla cucciolata in cerca di cibo oppure per spostare i cuccioli da un rifugio all’altro.
Se siete certi che il gattino è solo, prendetelo e chiamate un’associazione animalista o il gattile. Se potete tenerlo con voi, prima comunque fatelo visitare da un veterinario per controllare che stia bene e per farvi consigliare nella sua gestione.
Attenzione però all’età del cucciolo: se il gattino non è ancora svezzato, è necessario affidarsi all’aiuto di qualcuno in grado di allattarlo e di dargli le cure necessarie.
Il gattino, infatti, fino alla terza settimana di vita non ha i denti e deve essere allattato ogni 2-3 ore con un latte adeguato: quello di mucca non va bene perché è povero dei nutrimenti necessari e potrebbe causargli diarrea. Inoltre, non può eliminare da solo e per questo alla fine di ogni pasto deve essere stimolato a fare i bisogni.
Infine, dalla nascita e fino ai 15 giorni circa non sente, non vede e non è in grado di scaldarsi da solo, per cui ha bisogno di essere tenuto al caldo e al sicuro.
I gattini molto piccoli sono anche molto delicati, non improvvisate, ma chiedete aiuto a un veterinario o a volontari esperti.
Se si vede abbandonare un animale
Chi abbandona un animale commette un reato e può essere punito con l’arresto fino a un anno o con un’ammenda sino a 10.000 euro.
Se assistete ad un abbandono, non esitate a chiamare le forze dell’ordine (Carabinieri / Polizia di Stato / Polizie Locali) fornendo tutti gli elementi necessari ad individuare i responsabili dell’abbandono (numero di targa, ecc.).